Ci serviamo dei cookie per diversi fini, tra l'altro per consentire funzioni del sito web e attività di marketing mirate. Per maggiori informazioni, riveda la nostra informativa sulla privacy e sui cookie. Può gestire le impostazioni relative ai cookie, cliccando su "Gestisci Cookie".
"Tanto più notaio, tanto meno giudice".
Con queste parole un famoso giurista (Carnelutti) ha definito la funzione essenziale del notaio (e cioè l’attività più importante che la legge affida al notaio).
Questo significa che quanto più il notaio fa bene il suo lavoro - e cioè accerta ed interpreta la volontà delle parti (cioè delle persone) che concludono un contratto e redige in modo conforme alla legge e con chiarezza le relative clausole - tanto meno c’è bisogno di ricorrere al giudice (e cioè tanto minore è il rischio che l’atto notarile sia fonte di cause).
La figura del Notaio latino, in cui rientra quello italiano, si discosta notevolmente dall’apparente omologo di diritto anglosassone.
Il primo è parte attiva di un sistema giuridico che fonda la propria legittimazione sul diritto scritto e in cui la prova scritta è la Regina del sistema processuale.
Per tale ragione, l’ordinamento stabilisce che alcuni atti giuridici (donazioni, compravendite di beni immobili, convenzioni matrimoniali, mutui ipotecari e così via) debbano essere stipulati adottando particolari forme (a seconda dei casi, atto pubblico o scrittura privata autenticata), che garantiscono, grazie all’intervento del Notaio, il massimo grado di tutela di tutti i soggetti coinvolti.
Il notaio è un pubblico ufficiale istituito per ricevere gli atti tra vivi (cioè vendite, permute, divisioni, mutui ecc.) e di ultima volontà (cioè testamenti), attribuire loro pubblica fede, conservarli e rilasciarne copie, certificati (e cioè riassunti) ed estratti (e cioè copie parziali) (art. 1 legge not.).
L'atto redatto dal notaio è un atto pubblico, perchè il notaio è autorizzato ad attribuirgli pubblica fede (perciò è un pubblico ufficiale) e come tale ha una particolare efficacia legale: quello che il notaio attesta nell'atto notarile (es.: che ha letto l'atto davanti alle parti, o che una persona ha fatto o ha sottoscritto una dichiarazione davanti a lui) fa piena prova (cioè deve essere considerato vero, anche dal giudice), salvo che sia accertato il reato di falso.
La legge prescrive l'atto notarile per quegli atti e contratti dei quali vuol garantire al massimo grado la legalità, l'identità delle parti e la conformità alla loro volontà, perchè li considera di maggiore importanza:
Imposte pagate al notaio e non versate: cosa rischiano le parti? InvestireOggi.it
Responsabilità solidale per omissione di versamento di imposte MySolution